La mancanza di fiducia in sé stessi, sentirsi indesiderabili e poco attraenti può condurre a sviluppare sintomi depressivi e ritiro sociale.
Se abbiamo una cattiva immagine di noi stessi, potrebbe essere utile prima di tutto rispondere alle seguenti domande:
- Quando non ci piacciamo, affrontiamo le situazioni in maniera differente? Oppure rinunciamo del tutto?
- Sappiamo realmente come gli altri ci vedono o sono piuttosto i nostri pensieri a riguardo a “farla da padrone”?
- Gli eventuali rifiuti subiti in passato hanno generato idee particolari che incidono sull’autostima di oggi?
Il profilo si rivela un valido aiuto per comprendere appieno tutti gli aspetti inerenti la valutazione di sé. Comprende:
- Valutazione multidimensionale dell’autostima;
- Misurazione dell’ansia connessa con l’autoimmagine (in particolare ansia sociale e dismorfofobia);
- Ricerca di eventuali distorsioni cognitive (pensieri automatici negativi che favoriscono una cattiva immagine di sé);
- Individuazione del profilo interpersonale e dell’assertività (modalità abituali di rapportarsi con l’altro – stile evitante – accomodante – intimidatorio ecc.);
- Stima della self-efficacy;
- Valutazione delle abilità sociali;
- Valutazione dell’asse timico;
Nei casi di una cattiva valutazione di sé risulta molto importante identificare e modificare i pensieri negativi che incidono sull’autostima. In più occorre determinare obiettivi realistici e conoscere a fondo il proprio stile interpersonale al fine di padroneggiarlo in tutte le situazioni.
Tutto ciò si rivela indispensabile per affrontare le situazioni con fiducia e gestire i sentimenti e l’umore negativo.
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Il referto che si ottiene è corredato da tutte le spiegazioni necessarie alla sua comprensione e corretta intepretazione (per chi ne fa richiesta, questo studio rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti o colloqui di restituzione telefonici, via skype, o in studio).